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PIZZO A TOMBOLO - COME APPRENDERE L’ARTE DEL MERLETTO
Febbraio 25, 2020 on 10:29 pm | In Angolo di Orsi e crocette, Tombolo |


E’ quasi impossibile apprendere da sole con il solo ausilio dei testi la pratica del merletto di Cantù.
Di fondamentale importanza è imparare bene le tecniche basilari, solo in questo modo si avrà
la possibilità di diventare esperte.
L’apprendimento richiede un certo impegno ma già dopo le prime lezioni si procederà con una
certa padronanza.
IL TOMBOLO E IL CAVALLETTO
Per il pizzo di Cantù si utilizza un cilindro (detto tombolo) imbottito con del crine e rivestito
con stoffa verde, sul quale si appunta un disegno su apposito cartone forato.
Il tombolo si appoggia su un supporto detto cavalletto.
Il tombolo può variare sia nelle dimensioni che nella forma a seconda delle zone: in Normandia,
ad esempio, è quadrato, mentre in Belgio è molto simile a un cuscino, nella zona di Sansepolcro
è rotondo e poggia su un tavolino orientabile.
In alcuni paesi orientali si usa un cuscino rotondo appoggiato su un contenitore in legno.
I FUSELLI
Si tratta di bastoncini torniti che hanno la forma molto simile a un fuso, con una estremità munita di
capocchia sulla quale si ferma il filo.
Ne occorrono sempre un numero pari perche’ per qualsiasi punto se ne intrecciano quattro per volta.
In passato erano realizzati in osso o in legni pregiati variamente torniti.
Sono ambiti dai collezionisti per la loro preziosita’ e perche spesso portano incisioni legate ad
avvenimenti dei loro antichi proprietari.
Per le principianti ne occorrono almeno 10-15 paia.
GLI SPILLI
Gli spilli, che un tempo erano in argento, oggi sono in ottone nichelato e la loro lunghezza non deve
mai superare i 2 cm. ma possono anche essere più corti per lavori sottili. Vanno conservati in
scatoline con un poco di saponaria o talco per evitare l’ossidazione.
IL FILATO
Il filo e’ l’elemento piu’ importante per la perfetta riuscita di un lavoro. Originariamente si usava
lino sottile, poi si e’ diffuso l’uso della seta, del cotone, dei fili laminati. Oggi abbiamo un ottimo
filo di cotone cheda’ ottimi risultati.
I DISEGNI
Per ogni pizzo che si intende eseguire occorre un disegno ben preciso su apposito cartone forato.
Si possono trovare già pronti in commercio, ma è possibile farseli da sole, se si possiede, oltre a una
predisposizione per il disegno, una particolare pratica di lavoro.
Qui sono disponibili una serie di disegni free per il tombolo.



Occorre acquistare in un negozio di oggetti per bricolage un’asse di abete (o altro legno) dello spessore di 2 cm circa della larghezza necessaria ad ottenere un cerchio del diametro di 50 cm. Il modello cui si mi sono ispirata per la costruzione del mio risale a 40 anni fa e ha un diametro di 55 cm.; proviene da Caprese Michelangelo che si trova vicino a Sansepolcro (AR), zona rinomata per i pizzi a fuselli e che ospita in alcune chiese e palazzi antichi la Biennale internazionale del pizzo a tombolo.
Nei locali dell’Ufficio turistico di questo bel paese ci sono delle gentili signore che lavorano su questo tipo di tombolo.
Ha anche un foro centrale che permette al cuscino di ruotare e di inclinarsi sul suo supporto secondo le esigenze della lavoratrice.
Ma ecco come ci si può costruire da sole un tombolo a cuscino.
In un negozio di articoli per tappezzieri ci si dovrà procurare un paio di chili di crine vegetale, un paio di metri di fettuccia e una trentina di chiodi da tappezzeria con la capocchia arrotondata.
Occorre anche un pezzo di stoffa robusta di colore verde o comunque di un colore che non affatichi la vista. L’impresa successiva consisterà nel chiudere questo crine strettamente sull’asse in modo da formare un cuscino un po’ più alto al centro e degradante sui bordi. L’altezza nel centro è di circa 10 cm. Aiutandosi con una sparapunti e con l’ aiuto di un’altra persona che tiene tesa la tela, dopo una bella battaglia si dovrebbe ottenere un cuscino non troppo morbido ma in cui gli spilli entrino abbastanza facilmente.
Tagliare la tela in eccesso, (eventualmente due strati sovrapposti), a filo del legno, avvolgere sulla circonferenza la fettuccia e distribuire i chiodi a distanza regolare.


Si tratta di un tombolo di dimensioni un po’ ridotte rispetto a quelle normali che comunque sono molto variabili, e che ho costruito per i miei primi tentativi con i fuselli. Risulta quindi leggero, andrà appesantito introducendoviun peso opportuno.
Mi sono servita di un pezzo di tubo di plastica di diametro 10 cm. e lungo 30 cm.
Utilizzando della stoffa del tipo già descritto, ho confezionato un rettangolo di dimensioni 45 per 60, chiuso a formare un cilindro e l’ho orlato ai due lati più corti.Fisso il filo e accendo il trapano in senso antiorario,
e guidando il filo lo faccio avvolgere nella quantità desiderata.
Negli orli ho inserito un elastico che poi servirà per chiudere il tombolo.
Ho ricoperto il tubo con una striscia di gommapiuma avvolta in più giri molto strettamente e poi ho infilato il tutto dentro il cilindro di stoffa, stringendo bene l’elastico.

Occorrente: un trapano a pila.
Questo attrezzo ha 2 opzioni: movimento orario e antiorario. Mi sono fatta costruire un raccordo da infilare al posto
della usuale punta, con un pezzetto di legno sagomato e un tubicino di plastica della misura esatta del fusello, in modo
che questo rimanga incastrato.
Fisso il filo e accendo il trapano in senso antiorario, e guidando il filo lo faccio avvolgere nella quantità desiderata.
Fermo il trapano e faccio il cappio, riavvio il trapano in senso orario e avvolgo un’ altra quantità di filo.
Quando penso di averne a sufficienza tolgo il fusello e ne inserisco un altro vuoto, e avvolgo in senso antiorario il filo fino
al cappio precedente.
Fermo col cappio anche questo fusello ed ecco fatto.

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