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Il transito di Venere sul Sole: storia e storie

Giugno 8, 2004 on 9:42 pm | In Personali, Astro-Sole, Astro-Venere | No Comments

“Ci troviamo nell’epoca del secondo transito di una serie di due, di cui non accadranno altri sulla Terra fino agli albori del ventunesimo secolo della nostra era, quando i fiori di giugno sbocceranno nell’anno 2004.
Quando il precedente ciclo di transiti si concluse, la comunità degli intellettuali stava risvegliandosi dal torpore dei tempi passati, allorchè una mirabile attività scientifica, che ha poi portato all’attuale conoscenza approfondita, era soltanto in una fase iniziale. Quale sarà lo stato della scienza quando giungerà la stagione dei prossimi passaggi, Dio solo lo sa.
Neppure i figli dei nostri figli vivranno abbastanza a lungo per essere testimoni dell’avanzamento raggiunto dall’astronomia in quel giorno …” (William Harkness, 1882).

E’ con emozione che noi, donne e uomini del 2004, leggiamo queste parole che ci arrivano da lontano nel tempo.

E noi abbiamo avuto la fortuna di vedere un’avvenimento così atteso ed emozionante

transito_venere.jpg

pst_venere.JPG

Venere sta attraversando la superficie del Sole. Il colore rosso è dato dal filtro in h-alfa del Coronado pst

Sono trascorsi 122 anni, e riusciamo con fatica a immaginare come fosse il mondo in quell’anno lontano.

Allora i viaggi erano ancora un’avventura, richiedevano mezzi insicuri e poco affidabili, le comunicazioni a distanza erano problematiche.

Oggi abbiamo la possibilità di comunicare in tempo reale attraverso il telefono, Internet, la radio.

Fino al transito del 1822 solo pochissime persone, e tutti specialisti, astronomi, scienziati, hanno potuto assistere all’evento: l’8 giugno milioni di persone avranno la possibilità di vederlo, attraverso i telescopi che gli astrofili metteranno a disposizione del pubblico e attraverso tutti i mezzi di comunicazione.

I precedenti transiti di cui si ha notizia:

7 Dicembre 1631

4 Dicembre 1639

6 Giugno 1761

3 Giugno 1769

9 Dicembre 1874

6 Dicembre 1882

Sono solo questi 6 i transiti di cui si hanno testimonianze; di quella del 1874 e del 1882 esistono anche lastre fotografiche.

Per i precedenti ci rimangono i resoconti di viaggi avventurosi in zone che all’epoca dell’ultimo evento erano ancora raggiungibili con estrema difficoltà.

Nel 1769 la osservarono 150 astronomi , che si recarono negli angoli più sperduti della terra per uno scopo ben preciso: per misurare la distanza tra la Terra e il Sole.

Oggi il valore dell’unità astronomica* è noto con grande precisione grazie all’impiego di tecniche radar, tuttavia il rilevamento dei tempi di contatto può essere utile per ottenere una misura del diametro del Sole.

Ci sono osservazioni che indicano una variazione del raggio solare di 0.4″ lungo il ciclo di 11 anni, tuttavia sono necessarie misure accurate su un lungo periodo per poterlo confermare con sicurezza.

(*L’unità astronomica corrisponde all’incirca alla distanza Terra-Sole. Più precisamente, l’unità astronomica è definita come la lnghezza del semi-asse maggiore dell’orbita attorno al Sole di un pianeta di massa trascurabile, non perturbato, il cui periodo di rivoluzione siderale fosse di 365.2568983263 giorni. L’unità astronomica è usata per esprimere le distanze all’interno del sistema solare.)

Ricordiamo che per giungere alla misura cercata era necessario compiere le osservazioni da più punti sulla superficie terrestre; per questo motivo furono organizzate numerose spedizioni scientifiche in tutti gli angoli del globo, con tutti i rischi e pericoli che comportava un lungo viaggio per mare e la permanenza in luoghi sconosciuti. Oltre ai diari d’osservazione, ricchi di importanti dati astronomici, ai nostri giorni rimangono le affascinanti storie di coraggiosi astronomi-viaggiatori alle prese con tempeste, arrembaggi, epidemie, guerre o, semplicemente, con un cielo coperto proprio nelle ore in cui doveva verificarsi il tanto inseguito ed atteso transito; storie di scienziati che, data la lunga lontananza dalla patria (i viaggi avevano una durata imprecisata e comunque non inferiore ad alcuni anni) vennero in certi casi considerati dispersi.

Tutto questo avvenne tra gli anni 1761 e 1769 ed ancora tra il 1874 e il 1882. Tra i tanti personaggi che attraversarono incredibili vicissitudini alla ricerca del valore più preciso della distanza Terra-Sole, ricordiamo alcune storie singolari ed emblematiche, quali quelle vissute da J. Le Gentil (1725-1792) che disgraziatamente fu beffato dalla sorte tanto da scrivere, dopo la delusione: “…questa è la sorte che tocca sovente gli astronomi. Ho fatto più di diecimila leghe… mi sono esiliato dalla mia patria e tutto questo per essere spettatore di una nuvola fatale, che coprì il Sole nel momento esatto dell’osservazione, per togliermi il frutto delle mie pene e delle mie fatiche….”

Ricordiamo James Cook (1728-1779) che insieme all’astronomo Charles Greene la osservò da Tahiti: il racconto delle sue disavventure per salvare il gigantesco orologio a pendolo che sarebbe servito per registrare i tempi dei contatti sono degni di un romanzo di avventura.

L’ultima volta questo evento si è verificato nel 1882: fu visibile dall’Italia soltanto in piccola parte, essendo il Sole vicino al tramonto, e fu osservato dal grande astronomo Giovanni Schiaparelli dall’Osservatorio di Brera.

Il prossimo transito, dopo quello dell’8 giugno avverrà il 6 giugno 2012 visibile dall’Italia solo per qualche minuto perché l’evento inizierà quando è piena notte. Seguiranno le seguenti date:

11 Dicembre 2117

8 Dicembre 2125

….