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Aspettando… i pipistrelli
Aprile 27, 2008 on 11:20 pm | In Personali, Natura | 11 CommentsI pipistrelli non piacciono a molte persone per varie ragioni dovute principalmente al loro aspetto che rimanda al diavolo, e alle leggende che da sempre si raccontano su questi animali. Essi si impiglierebbero nei capelli lunghi delle malcapitate donne che si trovassero sulle loro traiettorie, succhierebbero il sangue come i vampiri dei racconti dell’orrore. Sono racconti senza fondamento. I pipistrelli, che hanno un sistema Sonar a ultrasuoni, sono animaletti utilissimi che si nutrono di insetti, anche di zanzare, quindi sarebbero utili alleati. Conviene quindi rispettarli e aiutarli a sopravvivere nelle nostre città. Poichè si sta perdendo l’uso di coprire i tetti con i coppi, che costituivano un rifugio diurno per questi mammiferi notturni, si sta tentando di fornire loro un rifugio sicuro. Siamo venuti a conoscenza dall’amico Marco di questo progetto e abbiamo costruito la nostra “bat-box”.
Eccola, l’abbiamo posta sotto il balcone esposto a sud-ovest.
La stessa bat-box in preparazione.
Ora aspettiamo con ansia di sapere se i nostri amici pipistrelli gradiranno il nostro rifugio.Tutte le notizie sul progetto denominato: Un pipistrello per amico
Equinozio di primavera … con il cerchio di Ipparco
Aprile 22, 2008 on 12:06 am | In Astronomia, Astro-Sole | 2 CommentsAspettando l’equinozio di primavera ci siamo divertiti a fare un esperimento, le cui origini risalgono all’antica Grecia: IL CERCHIO DI IPPARCO
Il giorno del’Equinozio (primavera e autunno) , nel momento in cui il Sole si trova al meridiano della località in cui si fa l’esperimento, l’ombra della metà del cerchio rivolta al Sole si proietta sulla restante metà, ovvero le ombre delle due metà si sovrappongono.
Questa è la cronaca fotografica dell’esperimento.
La sequenza delle immagini riprese in giorni diversi prima e dopo l’Equinozio, che quest’anno si è verificato il 20 marzo.

Di seguito 3 immagini: prima dell’Equinozio,Il giorno dell’Equinozio, dopo l’Equinozio



Per costruire il Cerchio di Ipparco sono stati usati i seguenti materiali:
Una base di legno, un cerchio di metallo (si può utilizzare anche un braccialetto, un telaio…), due tubicini metallici per reggere il cerchio, (vanno bene anche di un altro materiale).
Il cerchio va posizionato sulle basi inclinato sull’orizzonte in maniera che il lato che sta in basso sia rivolto a Nord e il lato più alto a Sud . L’inclinazione deve essere pari ad un angolo che si chiama Colatitudine (90° - la latitudine del luogo in cui ci si trova).
LEGGI TUTTO… Equinozio di primavera … con il cerchio di Ipparco…
19 aprile - ecco le rondini!…anzi, i rondoni!
Aprile 20, 2008 on 12:39 am | In Personali, Natura | No CommentsStamattina, mentre il sonno mi abbandonava pian piano e cominciavo a svegliarmi, ho sentito un verso che aspettavo da giorni…. le rondini!…, ho pensato io. Sono contenta quando sento il loro verso, vuol dire che la primavera è arrivata. Oggi però ho scoperto che non sono rondini bensì rondoni.
Io abito al quinto piano di una palazzo di 7 piani; intorno non ci sono case alte, quindi lo stormo dei rondoni fa il girotondo intorno al palazzo spesso anche al di sotto del mio balcone.
Facendo qualche ricerca ho scoperto che il loro nome scientifico è Rondone comune, nome latino Apus apus, piccolo uccello migratore dell’ordine degli Apodiformi. .
Il nome scientifico del genere (Apus) deriva dal termine greco che significa senza piedi: infatti sono poco adatti a camminare. Riescono a riprendere il volo sul terreno solo se questo è liscio e senza erba alta.
Il rondone è lungo 15-18 cm, ha una apertura alare di 35-40 cm e pesa circa 40-50 g. Ha il piumaggio completamente nero, tranne il mento che è biancastro. Le ali sono falciformi e la coda leggermente biforcuta. Il becco è molto corto.
E’ presente nei centri storici delle città. Nidifica nei tetti delle case, soprattutto quelli di tegole “all’antica” e le colonie più numerose sono spesso ospitate, proprio in pieno centro delle città, nei tetti di cattedrali e castelli.
Purtroppo le ristrutturazioni dei tetti con la sostituzione delle tegole privano i rondoni dei loro siti di nidificazione; questo fenomeno colpisce parecchi altri animali quali civette e pipistrelli.
In questa zona (Livorno) ci sono altri rondoni che nidificano lungo la costa (a Calafuria per esempio, dove nidificano nelle fessure delle rocce). Hanno un piumaggio un po’ più chiaro, e appartengono alla specie Rondone pallido. Come il rondone comune è un uccello migratore ma mentre i rondoni cominciano a partire verso l’Africa già da fine luglio, i pallidi restano nel nostro territorio fino all’autunno inoltrato.
47 anni fa il primo volo umano nello spazio
Aprile 12, 2008 on 2:49 pm | In Personali, Astronautica | No Comments47 anni sono passati da quel giorno in cui il mondo seppe che era possibile “lasciare la Terra e andare nello spazio”. Yuri Gagarin, chiuso nella sua capsula, vide per primo la Terra dall’alto .
Questa è la trascrizione di parte delle comunicazioni intercorse tra Yuri Gagarin e Sergueï Pavlovitch Korolev:
- Vedo dei fiumi…si distinguono bene le pieghe del terreno.
- Tutto è perfettamente visibile nel mio visore, proseguo il volo.
- Il sovraccarico e le vibrazioni aumentano un po’. Sopporto tutto bene.
- Io sto bene, il morale è buono.
- Osservo la terra dall’oblò del visore. Distinguo le formazioni locali, la neve, una foresta. Tutto va bene.
- Osservo nuvole sopra la terra, piccoli cumuli e la loro ombra
- Com’è bello!
…….
- Ho aperto l’oblò del visore. Vedo l’orizzonte della terra. Fluttua… Ma le stelle non sono visibili, nel cielo, si vede la superficie terrestre dall’oblò. Il cielo è nero. Una bella aureola azzurra si fa più scura allontanandosi dalla terra.
……
- sono uscito dall’ombra della Terra. Dall’oblò vedo apparire il Sole. Il sistema di orientamento solare è entrato in azione …
Fu un volo breve ma rimane come fondamentale “strappo” dal nostro pianeta.
Questa la cronaca terrestre degli avvenimenti:1961: ” E’ avvenuto oggi 12 aprile il primo volo nello spazio di una astronave con un uomo a bordo”; questa la comunicazione elettrizzante che viene diramata dalla T.A.S.S., l’agenzia di stampa sovietica alle ore 8 (corrispondenti a alle 10 , ora italiana)1961: ” E’ avvenuto oggi 12 aprile il primo volo nello spazio di una astronave con un uomo a bordo”; questa la comunicazione elettrizzante che viene diramata dalla T.A.S.S., l’agenzia di stampa sovietica alle ore 8 (corrispondenti a alle 10 , ora italiana)Alle 8,15 Radio Mosca dà notizie più dettagliate: “La prima astronave del mondo con un uomo a bordo è la Vostok (Oriente), lanciata il 12 aprile dall’Unione Sovietica ed inserita in un orbita circumterrestre. Il primo cosmonauta è il maggiore Yuri Gagarin. Radio contatti bilaterali sono stati stabiliti e mantenuti con Gagarin. Il veicolo spaziale, esclusa l’ultima parte del razzo vettore, pesa 4725 kg”
1961: ” E’ avvenuto oggi 12 aprile il primo volo nello spazio di una astronave con un uomo a bordo”; questa la comunicazione elettrizzante che viene diramata dalla T.A.S.S., l’agenzia di stampa sovietica alle ore 8 (corrispondenti a alle 10 , ora italiana)Alle 8,15 Radio Mosca dà notizie più dettagliate: “La prima astronave del mondo con un uomo a bordo è la Vostok (Oriente), lanciata il 12 aprile dall’Unione Sovietica ed inserita in un orbita circumterrestre. Il primo cosmonauta è il maggiore Yuri Gagarin. Radio contatti bilaterali sono stati stabiliti e mantenuti con Gagarin. Il veicolo spaziale, esclusa l’ultima parte del razzo vettore, pesa 4725 kg”Alle 8,55: ‘’L'astronave Vostok ha compiuto il primo giro attorno alla Terra in 89′ e 6′’. Il compagno Yuri Gagarin in questo momento si trova al di sopra dell’America del Sud e ci comunica: ‘’Sto bene. Le condizioni nella cabina spaziale sono normali. Sto sopportando senza conseguenze l’assenza di peso'’.
Alle 9,07 un’altra comunicazione rassicura sulle condizioni di Gagarin..
Alle 9,17 Radio Mosca comunica: Si sta iniziando la manovra per riportare sulla Terra l’astronave Vostok. E’ cominciata la fase di discesa. E’ stato azionato uno speciale dispositivo di frenaggio e la nave cosmica comincia a discendere per atterrare in un’area prestabilita dell’Unione Sovietica.
Si invitano i cittadini a ad accendere i televisori a mezzogiorno, quando Gagarin apparirà sugli schermi.
Alle 10,14 la T.A.S.S. annuncia: Il Maggiore Yuri Gagarin è atterrato in buone condizioni”.
Alle 11,30, ecco la trasmissione conclusiva: un comunicato riassuntivo precisa che l’atterraggio è avvenuto alle 10,55 di Mosca; “Yuri Gagarin gode ottima salute e non ha accusato alcun disturbo in volo e subito dopo il volo.”
Yuri Gagarin morì prematuramente il 27 marzo 1968, in un incidente aereo. Non vide lo sbarco sulla Luna.