Angolo di Pasqua

Cose d’altri tempi… le camicie

Nella dote di mia madre c’erano una quantità di camicie. Cosa fossero non l’ho mai saputo bene. Non erano camicie da notte, probabilmente si portavano di giorno, sotto altri vestiti. Erano fatte con la tela di lenzuolo. Data la loro forma svasata, ed essendo fatte con la tela delle lenzuola tessute su un telaio stretto, verso l’orlo avevano inserito un triangolo per aumentare la larghezza. L’aggiunta era unita con piccolissimi punti.

La spalla in alcune camicie era corredata da due bottoni e da due asoline.

Mai nessuno ha portato queste camicie; solo alcune sono servite a me come camicia da notte e ne conservo ancora una che porto l’estate (vedi galleria Ricami d’altri tempi nel menu a destra). Alla fine, per non tenere tutta quella tela a riempire i cassetti, ho incorniciato la parte ricamata, così guardo ogni tanto quelle belle cose e ricordo mia madre.

Dopo aver preparato i quadri, ho chiuso i piccoli ritagli rimasti  nelle palle trasparenti, e ho coperto un uovo di polistirolo. Li usero’ per l’albero di Natale

Come facesse (lei ma anche altre ragazze di campagna come lei) a ricamare a quei tempi, come potesse vedere bene ricamando alla luce della lucerna a petrolio e d’inverno nelle stalle per godere del calore delle mucche, rimane un “mistero” irrisolto. 

Qui le due gallerie dedicate ai capi ricamati della dote di mia madre.

Ricami d’altri tempi

Ricami in cornice

L’UFO è diventato un FO…

Cos’è un UFO? E un “Un - Finished Object”. Li conoscono bene le signore dedite ai lavori di ricamo: sono i lavori cominciati e non finiti. Si comincia con tutte le buone intenzioni, poi arriva qualche altro lavoro “che non si resiste a comiciare”, e il primo rimane lì, aspettando pazientemente di essere completato. Questo lavoro ad intaglio è stato iniziato a dire il vero non da me personalmente ma da mia figlia. Il bouquet a intaglio è stato inserito tra due vetri e risulta trasparente.

Braccialetto per … ricamatrice ciclista!

Ma certo che si possono conciliare due attività che possono sembrare contradditorie!
Anzi, ricamare costringe alla quasi immobilità, quindi occorre poi fare attività fisica e la bicicletta è utile e divertente.
Giorni fa  in città hanno fatto informazione sullo smaltimento dell’olio (anche quello alimentare). Lo sapevate che le bottiglie dell’olio non andrebbero messe nella campana del vetro? (In confidenza, ho telefonato all’Azienda che si occupa della raccolta differenziata e non sapevano nemmno di cosa stessi parlando, quindi ancora oggi non so dove dovrei metterla…;-).

Mi hanno fatto omaggio di due braccialetti rifrangenti la luce per chiudere le maniche durante la corsa in bicicletta. Appena li ho visti mi è venuta un’idea geniale. Li ho ricoperti di tela jeans (ricavata dai vecchi pantaloni dismessi), ricamata ad ago. Mi sono ispirata a certi braccialetti di tela visti su un giornale francese, Marie Claire Ideés di qualche anno fa.

Peccato che ne ho solo due. Li vorrei fare anche di lino ecru… chissà se quelle linguette di metallo che si avvolgono al polso sono in vendita da qualche parte… Se qualche visitatrice o visitatore mi sapesse  indicare dove le vendono …
Ecco i due braccialetti distesi e arrotolati su un fondo di bicchiere (ma dovrebbe essere il polso), e anche il particolare della chiusura. Ovviamente rimangono chiusi e avvolti al polso senza nessun tipo di laccio.